Il Carrubo albero plurisecolare. Tra Ragusa e Siracusa un esemplare di duemila anni. Quì il 70% della produzione nazionale.

Forse non tutti sanno che i semi del Carrubo sono particolarmente uniformi come dimensione e peso in tutto il mondo ; essi prendono nome dall’arabo (qīrāṭ o “karat”) da cui deriva il nome dell’unità di misura “Carato” equivalente a un quinto di grammo in uso per le pietre preziose.
Il carrubo è un albero originario dell’Arabia, oggi presente in tutto il bacino del Mediterraneo.
In Italia esistono tuttora importanti carrubeti nel Ragusano e nel Siracusano; in queste zone sono ancora attive alcune industrie, che trasformano il mesocarpo del carrubo in semilavorati, utilizzati nell’industria dolciaria e alimentare.
La provincia di Ragusa copre circa il 70% della produzione nazionale.
Nella contrada Favarotto tra Cave d’Ispica e Rosolini si incontrano carrubeti plurisecolari con centinaia di esemplari tra i 900 e i 1000 anni di età, ma il più grande e il più antico del mondo si trova nella tenuta Caschetto dove svetta un carrubo di ben 2000 anni.
Ha una circonferenza di 18 metri ed è alto più di 10 metri… un esemplare meraviglioso, maestoso, dalle ricche fronde imponenti e ancora in ottima salute considerando l’età.
Un albero davvero indimenticabile!
Oggi il carrubo è stato molto rivalutato perché è un legume ricco di fibre, flavonoidi, vitamine e minerali come zinco, potassio, selenio, calcio e fosforo. La farina, ricavata dalla polpa o dai semi maturi fatti seccare, tostare e macinare, è diventata, data la notevole somiglianza per colore e sapore, un prezioso sostituto del cacao.
Per gustare la cioccolata con farina di carrube occorre mischiarla a freddo con latte vegetale (soia, riso, avena), fecola di mais e un pizzico di cannella. Si prosegue facendola sbollire dolcemente, per poi mescolarla fino a che si addensa. Buonissima!
La farina di carrube si usa anche per i dolci, i pani, gli sciroppi, i decotti, i gelati ed ha diversi impieghi anche in cosmetica. Il carrubo quindi dona meraviglia al territorio, oltre ad essere una notevole risorsa considerando che la Sicilia ne vanta il 70% della produzione nazionale.

Claudio D’Angelo

Foto Santamariadelfocallo.altervista

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6 commenti su “Il Carrubo albero plurisecolare. Tra Ragusa e Siracusa un esemplare di duemila anni. Quì il 70% della produzione nazionale.”

  1. Giusto per…….in provincia di Napoli esattamente a San Gennaro Vesuviano il paese dove abito esiste una strada che prende il nome di Via Sarno,la mia strada,ebbene noi altri indigeni del luogo chiamiamo questa strada via sciuscielli.che trae origine dalla parola “sciuscella” appunto la bacca di carrube,poiché qui vi era un slbero antichissimo che ne indicava il luogo.Il mio papâ vecchio contadino morto a 95 anni mi diceva spesso che i cavalli apprezzavano tantissimo quei Baccelli.

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  2. Grazie delle preziose informazioni sul carrubo! Da ragazzo mio padre ne aveva una pianta di carruba nella quale mi piaceva scalare il più alto possibile .
    E quando il frutto ne era maturo e dopo essere stato essiccato , in qualche modo ne faceva il caffè di carruba , molto profumato e aromatico !

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