Le tragedie del Mare e lo spaccato dell’immigrazione africana, al di là della terribile cronaca quotidiana , ci dicono essenzialmente che l’Europa politica non esiste . Nessun piano o strategia di medio e lungo periodo appartiene ad una Unione Europea fallimentare su quasi tutti i fronti.
La retorica finto europeista non inganna più le masse .
L’ Unione , al di là dei nobili proclami , era nata nei fatti ed è rimasta solo quella dei mercanti e della moneta. Tenuta insieme solo da interessi economici e finanziari addirittura a danno dei cittadini delle fasce più deboli , inclusa la ex classe media.
Da un lato perché sopravvivono in pieno su molte materie gli interessi degli Stati nazionali , dall’altro perché l’ Unione Europea serve come strumento degli Stati più forti, Germania in testa a controllare quelli più deboli , mediterranei in particolare , Italia compresa , attraverso la moneta e lo “spread “.
È’ la realtà dei fatti. Questa non è un’Europa solidale ne unita. Lo stesso Parlamento europeo , unico organo democratico ed elettivo non conta quasi nulla.
Alla fine la situazione generale si è addirittura rivoltata contro gli stessi Stati più forti e dominanti , Germania e Francia , alle prese in patria con forti movimenti di dissenso , squilibri sociali e proteste diffuse.
Due paesi talmente consapevoli della realtà da essere costretti al paradossale trattato di Aquisgrana dei giorni scorsi siglato da due leader sempre più deboli , Macron e Merkel che avrebbero dovuto eroicamente guidare l’ Europa e l’Unione europea verso il progresso dei popoli e cercano invece di salvare se stessi e forse la parte politica a loro più vicina.
Il trattato di Aquisgrana è un grande passo indietro per le aspirazioni dell’Europa .
Se il Continente vorrà risorgere e contare un po’ nel mondo ,dovrà ripensarsi quasi da zero e darsi nuove istituzioni democratiche dove conti veramente la volontà popolare.