CGA, ADESSO E’ UFFICIALE, DISPOSTA VERIFICA PER ASSEGNARE IL SEGGIO CONTESO TRA GENOVESE E LACCOTO

Come si ricorderà nei mesi scorsi erano circolate voci dapprima ritenute ufficiali, poi invece ufficiose e successivamente attribuite come indiscrezioni, in merito al possibile riconteggio dei voti di lista per le recenti elezioni regionali nella provincia di Messina, relativamente al seggio attribuito all’On. Giuseppe Laccoto della Lega e contestato nell’attribuzione dall’ex On. Luigi Genovese, candidato nella lista degli Autonomisti.

Adesso è ufficiale, il CGA, il Consiglio di Giustizia Amministrativa, contrariamente a quanto deciso in prima istanza dal Tar di Palermo, ha disposto una precisa verificazione affidata al Prefetto di Messina, entro il termine massimo di 120 giorni, al fine di appurare la legittimità elettorale, visti i dati contrastanti in varie sezioni.

La posta politica in gioco è alta, non solo per l’avvicendamento o meno nello scranno di deputato regionale tra i due contendenti, ma per i rapporti di forza tra i due partiti della coalizione di centro-destra, sia a Palermo che a Messina, a maggior ragione se si considera la federazione tra essi siglata a livello nazionale per le prossime elezioni europee e l’inevitabile influenza anche sulle elezioni amministrative.

Chi immaginava l’imbarazzo tra i due rivali sulla vicenda, vista la la grande vicinanza personale, familiare e politica che per lungo tempo li ha legati strettamente, salvo poi percorrere invece strade opposte e contrapposte, si sarà certamente ricreduto. Lo scontro sul campo è naturalmente frontale.

IL CGA dispone un’istruttoria per verificare i gravi errori rilevati da Luigi Genovese, dice l’interessato in un comunicato stampa diffuso dalla sua segreteria politica:

“Il contenuto dell’Ordinanza del CGA, depositata in data odierna, conferma le indiscrezioni diffuse dopo l’udienza del 23 novembre scorso.

Il CGA, contrariamente alla decisione del TAR Palermo, che aveva dichiarato l’inammissibilità del ricorso di Luigi Genovese, ha ritenuto indispensabile, in relazione ad alcuni dati contrastanti ed inconciliabili

rappresentati nei verbali sezionali, “ ….accertare quale di essi è quello corretto e quale invece no, onde poterne trarre le debite conseguenze in punto di legittimità del risultato elettorale”.

Sarà il Prefetto di Messina o un suo delegato, entro 120 giorni, ad occuparsi della delicata fase delle operazioni di verificazione che riguarderà numerosissime sezioni.

All’esito, il CGA deciderà a quale lista sarà assegnato il seggio.”

A sua volta l’On. Giuseppe Laccoto ribatte in un suo comunicato:

“Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, con ordinanza 113 che porta la data di oggi, ha disposto un’istruttoria con la quale dispone che la Prefettura dovrà verificare sia quanto richiesto dall’onorevole Luigi Genovese, sia quanto richiesto dall’onorevole Laccoto, che ha pure impugnato incidentalmente la sentenza del Tar di Palermo rivendicando il riconoscimento di un numero di voti ancora maggiore, non meno di 130, di quello che gli ha consentito di assumere la carica di deputato all’Ars.”

“L’onorevole Laccoto rinnova la fiducia nell’operato della magistratura nella certezza del fatto che, all’esito della disposta istruttoria, il giudizio che si concluderà fra molti mesi, confermerà la volontà popolare che lo ha voluto premiare.”

 

Ecco alcuni passaggi chiave dell’ordinanza del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana (CGA) in oggetto, relativamente all’attribuzione dei voti di lista e di preferenza e alla loro trascrizione nei verbali e alla eventuale possibilità di errore verificatisi in più sezioni:

“Posto, infatti, che il voto espresso in favore di un candidato alla carica di
Consigliere Regionale non può che computarsi anche alla lista di appartenenza,
mentre è possibile che l’elettore voti per la lista senza indicare alcuna preferenza
per un candidato ivi iscritto, è inevitabile che il valore dei voti di preferenza per i
candidati sia minore o uguale, ma mai superiore, al valore dei voti
complessivamente riportati dalla lista di appartenenza.
Pertanto, qualora nel verbale sezionale sia indicato un numero complessivo dei voti
di lista inferiore rispetto a quello dei voti di preferenza espressi – o, comunque, non
corrispondente per difetto rispetto a quest’ultimo – è evidente che sussiste un
errore, essendo o il numero dei voti di lista o di quelli di preferenza riportato nel
verbale”

“Dell’incombente dovrà occuparsi il Prefetto di Messina (con facoltà di delega a
funzionari in servizio presso la stessa Prefettura), il quale, nel contraddittorio di
tutte le parti costituite (previo avviso alle stesse da comunicarsi con congruo
anticipo prima dell’avvio delle operazioni di verificazione), dovrà procedere alla
verifica dei voti riportati dalle due Liste in questione nelle Sezioni elettorali
indicate in entrambi i rispettivi atti difensivi, confrontando il dato dei voti di
preferenza e la coerenza con gli ulteriori dati elettorali delle sezioni interessate.”

Entro tre mesi, di fatto, si dovrebbe avere la conclusione di questa intrigata vicenda elettorale messinese.

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